I deepfake rappresentano una minaccia incombente nelle scuole, con potenziali effetti veramente negativi. Questi contenuti falsificati possono essere sfruttati dai “bulli del momento” per creare video e immagini estremamente realistici ma completamente falsi, che possono distruggere la reputazione e la dignità di studenti e personale scolastico. Immaginate l’orrore di un giovane vittima di un deepfake pornografico, una delle forme più insidiose e distruttive di abuso, che non solo diffonde contenuti falsi, ma rende quasi impossibile dimostrarne la falsità, amplificando a dismisura la sofferenza della persona. La portata di questo fenomeno potrebbe superare di gran lunga i già noti danni del cyberbullismo tradizionale.
Ma i rischi non si fermano qui. I deepfake hanno il potenziale di mettere in ginocchio intere istituzioni scolastiche e universitarie. Cosa accadrebbe se video falsi di raccomandazione di illustri accademici cominciassero a inondare le domande di ammissione? O se i deepfake venissero usati per fabbricare dati di ricerca? Questo non solo minerebbe l’integrità delle istituzioni, ma svaluterebbe anche i successi degli studenti che si sono impegnati onestamente. L’integrità dell’istruzione è in gioco: la creazione di deepfake sempre più convincenti potrebbe distruggere la credibilità di intere scuole e università.
La diffusione di disinformazione attraverso i deepfake potrebbe quindi causare danni irreparabili alla reputazione di una scuola o università. Un solo incidente, come un video manipolato di un dirigente scolastico che fa dichiarazioni inappropriate, potrebbe gettare un’ombra di dubbio e sospetto sull’intera istituzione a cui appartiene, erodendo la fiducia del pubblico e causando un crollo delle iscrizioni e/o una drastica perdita di finanziamenti. Non è una fantasia: negli Stati Uniti, un insegnante insoddisfatto ha già creato un deepfake che ritraeva un preside come razzista, seminando caos e divisioni all’interno della comunità scolastica. Simili scenari potrebbero richiedere anni per essere superati, lasciando dietro di sé divisioni e una reputazione scolastica irrimediabilmente compromessa.
Come fermare dunque l’avanzata di questa minaccia?
Le scuole dovrebbero agire immediatamente per arginare questo pericolo. La prima linea di difesa è rivedere e aggiornare le policy contro il cyberbullismo per includere esplicitamente la creazione e la diffusione di deepfake. È essenziale che studenti e genitori siano informati su cosa siano i deepfake, sulle conseguenze severe per chi li crea o diffonde, e su come segnalare prontamente eventuali abusi. Queste politiche devono essere comunicate chiaramente a tutti, per garantire che ogni membro della comunità scolastica comprenda i rischi e le sanzioni associate.
In secondo luogo, è cruciale promuovere una maggiore consapevolezza sui deepfake. Le scuole devono attivarsi subito con programmi educativi volti a insegnare a studenti e personale a riconoscere e diffidare dei contenuti manipolati. Workshop e sessioni di formazione con esperti di disinformazione, come quelli di FalsoIllegale.it, sono fondamentali per sviluppare una solida alfabetizzazione digitale e una capacità critica che possa resistere alle insidie delle false verità.
Infine, le istituzioni devono prepararsi con impegno per affrontare tempestivamente gli incidenti legati ai deepfake. Questi piani devono includere strategie di comunicazione d’emergenza, contatto con le parti interessate e azioni immediate per ripristinare la fiducia. La creazione di team di risposta rapida, addestrati a gestire queste emergenze, potrebbe fare la differenza tra il contenere un danno e vederlo proliferare senza controllo. Ogni scuola dovrebbe inoltre istituire pagine web dedicate e pubblicamente accessibili, pronte a smentire rapidamente falsificazioni e diffondere la verità.
Ci sono anche lati positivi che dobbiamo ricordare
La tecnologia deepfake può offrire anche benefici potenziali, come esperienze di apprendimento più immersive e coinvolgenti come l’impegnarsi in conversazioni simulate con importanti personaggi storici o creare lezioni avvincenti che sono molto più interessanti della lettura di testi e visione di semplici foto. Tuttavia, non possiamo permetterci di abbassare la guardia. Dobbiamo essere pronti a contrastare il caos che potrebbe scaturire da un utilizzo malevolo di questa tecnologia. Bilanciare l’innovazione con una vigilanza costante sarà fondamentale per garantire che l’intelligenza artificiale e i media sintetici rafforzino, piuttosto che minare, l’esperienza educativa.