Se non hai ancora affrontato l’argomento dei deepfake espliciti con tuo figlio, il momento giusto potrebbe essere arrivato. È un problema che non può più essere ignorato, come sottolineano gli esperti di sicurezza online per bambini.
Che tu stia spiegando cosa sono i deepfake e l’abuso di immagini creato con l’intelligenza artificiale, discutendo del dolore che questi possono causare alle vittime o aiutando tuo figlio a sviluppare capacità di pensiero critico per prendere decisioni etiche, ci sono molte conversazioni importanti che i genitori possono fare partendo da questi spunti:
Non è necessario essere esperti per parlare di deepfake. Non è indispensabile che i genitori diventino esperti di deepfake prima di affrontare l’argomento con i propri figli. È sufficiente una comprensione di base del fatto che software e algoritmi basati sull’intelligenza artificiale rendono facile creare video ed immagini false ma realistiche, anche di natura esplicita o pornografica, e che questa tecnologia è accessibile a chiunque online.
Anche bambini delle scuole elementari possono imbattersi in app o software con questa capacità, utilizzandoli con poche barriere tecniche. I genitori devono quindi essere pronti a gestire la possibilità che i loro figli diventino bersagli di tali tecnologie, che visualizzino contenuti inappropriati o che partecipino alla creazione o alla condivisione di immagini false ed esplicite.
Trasforma la discussione in un dialogo aperto. Se l’argomento ti preoccupa, evita di iniziare una conversazione in modo frettoloso o allarmista. È meglio affrontare i deepfake in maniera aperta e non giudicante, chiedendo a tuo figlio cosa sa o ha sentito in merito.
È utile pensare all’abuso delle immagini generate dall’intelligenza artificiale come a una forma di manipolazione online, simile alla disinformazione. In questo modo, riflettere sui deepfake può diventare un esercizio di pensiero critico. I genitori possono anche imparare insieme ai loro figli, ad esempio leggendo e discutendo di contenuti falsi non espliciti creati dall’intelligenza artificiale che proponiamo noi di www.falsoillegale.it. L’obiettivo è insegnare ai bambini come avviare un dialogo continuo e sviluppare capacità di pensiero critico, che saranno cruciali quando incontreranno deepfake espliciti.
Contesto e curiosità sono importanti. Anche se i deepfake espliciti rappresentano una forma di abuso digitale e violenza contro le vittime, tuo figlio potrebbe non comprenderne immediatamente la gravità. Potrebbe invece essere curioso riguardo alla tecnologia e volerla sperimentare. È quindi importante che i genitori mettano limiti ragionevoli alla curiosità dei figli, proprio come farebbero con altre situazioni rischiose, come l’accesso all’alcol o a film vietati ai minori. Non si tratta di punire la curiosità, ma di proteggerli da potenziali pericoli legati a un uso non consapevole della tecnologia.
Esplora le conseguenze dei deepfake con tuo figlio. I bambini potrebbero vedere i deepfake non espliciti come una forma di intrattenimento, e gli adolescenti potrebbero addirittura pensare che i deepfake pornografici non siano dannosi poiché tra amici sentono dire: “tanto non sono reali”. Tuttavia, è essenziale aiutarli a comprendere che i deepfake espliciti rappresentano un abuso basato sulle immagini AI, discutendo concetti come il consenso, l’empatia, la gentilezza e il bullismo.
Puoi aiutare tuo figlio a spostare la sua attenzione sulla vittima, spiegando che proprio come è importante chiedere il permesso prima di prendere qualcosa di fisico da un amico, lo stesso vale per le immagini o i video digitali di altri. Utilizzare quei file per creare un deepfake di nudo non è uno scherzo, ma un tipo di furto che può causare profonda sofferenza ed avere conseguenze legali. Allo stesso modo, proprio come insegni a tuo figlio a non aggredire qualcuno fisicamente, è importante insegnare che anche l’aggressione virtuale attraverso deepfake è inaccettabile e contraria ai valori che gli hai insegnato.
Il Dott. Emanuel Celano, laureato in psicologia oltre che informatico di professione si rende disponibile a tenere conferenze ed incontri nelle scuole per educare i ragazzi e proteggerli dai rischi informatici.